Ju-87 R-2”PICCHIATELLO”

Lo Junkers Ju 87, detto anche Stuka (in tedesco Sturzkampfflugzeug, letteralmente “aereo da combattimento in picchiata”), è stato un bombardiere in picchiata monomotore con configurazione alare ad ala di gabbiano rovesciata.
Pur essendo stato progettato dall’azienda tedesca Junkers nel 1933, lo Stuka restò in produzione per oltre 9 anni, rimanendo per tutta la durata della guerra immutato nella struttura e nella configurazione di base, prova della validità complessiva della macchina.
Ne furono costruiti più di 5.700 esemplari in una decina di versioni, che combatterono su tutti i fronti. Impiegato principalmente dalla Luftwaffe, oltre che dalle forze aeree delle potenze dell’Asse, lo Ju 87 fu uno dei più efficaci bombardieri in picchiata della seconda guerra mondiale, e certamente il velivolo più propagandato di tutto il conflitto ed è considerato una pietra miliare nella storia dell’aviazione bellica.
Anche la Regia Aeronautica ebbe per un certo periodo in dotazione gli Stuka.
In Italia la specialità del bombardamento in picchiata era scarsamente evoluta, per questo motivo il governo italiano inviò una richiesta al Ministero dell’Aeronautica tedesco per almeno un centinaio di Ju 87B2, il quale accettò di fornirli in due lotti da 50 apparecchi ciascuno.
I migliori piloti dell’aviazione da caccia furono mandati presso la Stukaschule al campo di Graz, in Austria, per essere addestrati alla difficile “specialità” del bombardamento in picchiata. Nell’estate del 1940 circa cento esemplari di Ju 87B-1 furono assegnati al 96º Gruppo Bombardamento a Tuffo. Soprannominato “Picchiatello”, lo Ju 87 equipaggiò in seguito anche altri Gruppi, come il 97º, il 101º e il 102º Gruppo.
I 50 Stuka del secondo lotto erano quasi tutti nella versione Ju 87R2 a grande autonomia, dotata anche di due serbatoi subalari da 300 litri. Questi aerei vennero inoltre ben presto aggiornati alla versione R5 con materiale di sopravvivenza nelle ali ed in cabina.
I “Picchiatelli” furono utilizzati contro Malta e i convogli di navi alleate nel Mediterraneo, in Nord Africa (dove presero parte alla conquista di Tobruk), in Grecia e sui Balcani. Col protrarsi della guerra la Regia Aeronautica ricevette altri esemplari, complessivamente 159 apparecchi.

Modello209° Squadriglia, 97° Gruppo Autonomo, Derna, Libia, Settembre 1941.
Un particolare interessante dell’esemplare che ho riprodotto è l’insegna inferiore con i fasci della semi ala dx rivolti verso l’interno anziché verso l’esterno.
Il 18 Ottobre 1941 questo aereo con numero identificativo 18 fu costretto ad un atterraggio fuori campo a causa di una tempesta di sabbia finendo nelle mani degli inglesi che lo utilizzarono con insegne inglesi. Il pilota accusò i tedeschi di aver rifornito il velivolo solo parzialmente.Kit: Airfix
Scala 1/72
AS.37 Ace Models
Figurini: Zvezda
Base: autocostruita in legno e gesso, palme recuperate da kit per presepi (riverniciate e rese più realistiche)
Colori: Vallejo

Passione e cultura del modellismo