Sito di lancio A4/V2, Peenemunde 1944

Il missile V2 fu il precursore di tutti i missili balistici e ampiamente utilizzato dalla Germania durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale, in particolare contro Gran Bretagna e Belgio. La sigla V2 sta per Vergeltungswaffe 2 (arma di rappresaglia 2, un’idea di Joseph Goebbels per fini di propaganda). Il missile era designato dai suoi progettisti come A4 (Aggregat 4).
Storia: Dal 1936, un gruppo di scienziati dell’esercito tedesco capitanato da  Wernher  von Braun si concentrò sulla costruzione di razzi a combustibile liquido: A-2, l’A-3 e l’A-4. Quest’ultimo era un progetto che prevedeva una portata di ben 200 km con una traiettoria che lo portava ai limiti dello spazio circumterrestre (circa 80 km) con un carico di circa una tonnellata. Questi risultati erano stati permessi anche dal miglioramento dei motori fatto da Walter Thiel. Con la necessità di collaudare l’A-3 e successivamente l’A-4, il gruppo si trasferì da Kummersdorf (vicino a Berlino) verso una piccola città, Peenemünde, sull’isola di Usedom (litorale baltico della Germania), per fornire una migliore infrastruttura tecnica/logistica per le prove ed ottenere anche maggiore segretezza. Dopo due lanci fallimentari, in data 3 ottobre 1942 il missile A-4 seguì quasi una traiettoria perfetta e si schiantò a 193 km di distanza dalla piattaforma di lancio superando gli 80 km di quota. La produzione dell’A-4 partì nel 1943, in grandi fabbriche sotterranee della Mittelwerk. Fino alla fine della guerra furono prodotti 5.200 A-4, di cui circa 3.200 lanciati a partire dal 1944 verso obiettivi essenzialmente civili; 1.400 in Regno Unito, 1.700 in Belgio. Le vittime non furono molte, anche perché i primi esemplari non erano guidati e la precisione era scarsa. Con il tempo la precisione migliorò, arrivando a un raggio di 10 km dall’obiettivo. Dopo la guerra USA  e URSS catturarono progetti, scienziati e alcuni missili per studiare e approfondire la nuova arma a lungo raggio. Ne derivarono nuovi progetti che portarono allo sviluppo dei missili balistici intercontinentali con testata nucleare accendendo la miccia della forte rivalità tecnologica e militare tra le due super potenze sfociata nella “Corsa allo Spazio” e nella “Guerra Fredda”.
Descrizione: il diorama rappresenta la fase di rifornimento del missile A4/V2 sulla rampa di lancio situata in una radura della foresta di Peenemunde.
Dopo il trasporto su un rimorchio/sollevatore chiamato Meillerwagen  “Meiller-Kipper GmbH”, trainato dal trattore Hanomag SS-100 si eseguiva il sollevamento del missile in posizione verticale (con pistoni idraulici e l’ausilio di un motore a benzina incorporato nella struttura) sulla piattaforma di lancio Abschuss “tavolo di fuoco” prodotta dalla Pfaff.
Di fronte al razzo si posizionava l’autocisterna  Opel Blitz Ausf S Kessel-Kw da 3 tonellate contenente  il T-Stoff (85% perossido di idrogeno/15% acqua) azionata da pompa manuale da 21 galloni/min.
Sul fianco si posizionava l’autocisterna Opel Kfz.385 da 3 tonellate contenente alcol B-Stoff (miscela 75% idrazina/25% acqua) accompagnata dall’indispensabile pompa di coda trainata. In mancanza di kit in commercio la pompa è stata realizzata con plasticard e pezzi recuperti da altri kit sulla base di foto faticosamente reperite.
Sul fianco opposto si posizionava per ultima la cisterna di A-Stoff (ossigeno liquido) trainata dal trattore pesante Hanomag SS-100; l’ossigeno liquido veniva sempre pompato nel razzo non più di un’ora prima del lancio per evitare il congelamento delle valvole. Durante il trasporto alla piattaforma era solita la formazione di ghiaccio nella parte inferiore del serbatoio accompagnata da sfoghi di gas.
Dopo il carico di quasi 8 t di carburante (peso totale 13,5 t, testata 1 t) e l’allontanamento di personale e mezzi,  il razzo era pronto al lancio. L’accensione avveniva da una distanza di 150 metri dall’interno del Feuerleitpanzer mediante cavi ombelicali (posizionati a terra e portati sulla cima del missile dall’albero sul “tavolo di fuoco”).
Diorama
Scala: 1/72
Kit: Takom (V2, Mellerwagen, piattaforma lancio, trattore Hanomag SS-100) Academy (Autocisterna T-Stoff Opel Blitz), Roden (Autocisterna B-Stoff Kfz.385), Heller (figurini), Armour (Serbatoio A-Stoff ossigeno liquido trainato).
Dettagli Autocostruiti: Pompa a rimorchio per B-Stoff (utilizzando parti di recupero e plasticard) , scala, estintori, cinepresa, tavolo, pompa manuale per T-Stoff, cavi e tubazioni per rifornimento utilizzando plastica filata e plasticard).
Basetta: autocostruita con legno, gesso e plastica in fogli.
Tecnica e colori: colorazione mista a pennello e aerografo, colori Vallejo e Ammo of Mig. Lavaggi con colori ad olio e panel liner Tamiya.

Passione e cultura del modellismo